Bicicletta sarda

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  1. olympig
     
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    Ciao
    ho acquistato questa bicicletta, spinto dalla curiosità di un marchio sconosciuto ma nostrano e dalle fattezze in apparenza attraenti: belle giunzioni, colorazione interessante e condizioni recuperabili! In rete ovviamente non ho trovato nulla e vi chiedo se da qualche particolare si può intuire più o meno l'epoca di produzione. Chi me la ha venduta parlava di anni 60 e di bici aziendale dei dipendenti della fabbrica di birra Ichnusa! Non credo proprio, ma una birra la offro io a chi sarà cosi gentile da darmi una aiuto! ^_^









    Edited by olympig - 29/12/2015, 23:59
     
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  2. olympig
     
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    Visto che sembra impossibile che un artigiano sardo (si autodefinisce Industrie!) abbia un numero di serie così alto -16830-, potrebbe essere che comprasse i telai dal "continente"? Parlavo ieri con un vecchio negoziante di bici che mi diceva che era una prassi collaudata...
     
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  3. Theo97
     
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    Purtroppo non si vedono le foto
     
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  4. olympig
     
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    Ah, mi dispiace,nel browser del mio computer le vedevo! ... ho modificato, riprovato e nel portatile si vedono! Voi?
     
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  5. Theo97
     
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    Adesso si vedono.
    Per me è una bici anni 70 costruita in economia, può essere che questo marchio non producesse neanche i pezzi ma li comprasse qua e là e facesse quindi solo assemblamento.
     
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  6. _ROBERTO_
     
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    Si tratta di un telaio assi comune, molto diffuso negli anni 60 e 70.
    Non ho idea di chi fosse il produttore, forse il gruppo Rizzato/Atala ma non ne sono certo.
    In ogni caso ne ho visti parecchi identici ma con marcatura, di volta in volta diversa; spesso si tratta di marchi locali semi-sconosciuti.
    Inserisco le foto di uno di questi con marchio Morando Torino.

    morando04
     
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  7. olympig
     
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    Grazie della risposta Theo e Roberto. I componenti, pur non essendo io un esperto, sono sembrati più che normali anche a me. Il telaio mi è piaciuto per la colorazione che cercherò di ripristinare e le giunzioni elaborate e cromate che ricordano cicli piu' prestigiosi (a me richiama un poco i Lygie). Poi l'idea di restaurare una bici di uno sconosciuto assemblatore sardo da un senso storico, non certo economico, all'operazione!
     
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  8. olympig
     
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    In continua ricerca di riscontri ho trovato su ebay questa Gerbi
    http://www.ebay.it/itm/GERBI-bici-biciclet...scAAOSwWnFV~v5M

    che presenta il telaio (perlomeno nelle congiunzioni identiche e nella colorazione) veramente simile. Unica differenza mi pare che nella mia non è presente la predisposizione al passaggio del cavo del cambio, che infatti mi sembra un aggiunta successiva (leva Sachs Huret e cambio Lepper).
    Vi risulta che Gerbi producesse teali in proprio?
     
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  9. MrLiuk
     
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    Salve a tutti. Anche io ho trovato una di queste bici a casa (ma senza cambio). Non ho assolutamente nessuna esperienza di restauro. Avreste qualche consiglio per un restauratore in Sardegna?
     
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8 replies since 29/12/2015, 00:26   381 views
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